lunedì 15 agosto 2011

la novedad en música: recensión del álbum “in the morning – in the dark”



“Provocativo, envolvente, materialista, onírico y nuevo bajo todos los aspectos...”, ¡he aquí la última recensión del álbum “in the morning – in the dark” para vosotros!



Un trio tutto al femminile (Francesca Bottaro batteria, sassofono contralto, clarinetto, piano, cori, glockenspiel; Giulia Bottaro basso, flauto traverso, voce, piano, metronomo; Francesca Cricco voce, chitarre, glockenspiel), un sound ricercato e fatto di mille sfumature ed una musica introspettiva quanto basta. Loro sono le shootin' stars e In the morning, in the dark è il loro album, autoprodotto.
Melodie ipnotiche che si perdono nel blues (Disharmonious) e ritmi tribali che diventano psichedelici – naturalmente (Before the battle of mother). E poi cosa succede? E poi succede quello che nessuno si aspetta e cioè che l’album ha la capacità di modificare toni, suoni e sensazioni (di chi ascolta) e d’improvviso In the morning, in the dark diventa un disco sperimentale, senza modelli e senza riferimenti, nuovo e innovativo in tutto e per tutto: si passa dalla classica Quartetto d’archi alla postmoderna Magpies in the dark (così come si passa dall’inglese all’italiano senza troppi intoppi!) e con le melodie si modificano le atmosfere che diventano drammatiche in alcuni momenti o giocose in altre. Pezzi scorrevoli e spensierati come lo è in parte Morning – l’acquario che si accostano perfettamente a pezzi complessi come Lullabye – bye. Ed infine il “caratteraccio” delle artiste che viene fuori con i pezzi che scorrono man mano.
Così le shootin' stars hanno avuto il coraggio di osare creando un album estremamente complesso e provocatorio nel sound, ma affascinante ed avvolgente nel complesso. In the morning, in the dark è un disco fatto di forma e sostanza, materialista e onirico nello stesso tempo. In the morning, in the dark è, senza dubbio, un lavoro di spessore che va ascoltato a tutti i costi e le shootin' stars hanno dimostrato come si può aver stile non soltanto nell’apparenza ma anche (e soprattutto) nel lavoro. Tanti tanti complimenti alle Shootin’ stars e buon ascolto a voi, cari lettori.
Enza Ferrara, «Mescalina», 01/08/2011

Nessun commento:

Posta un commento